Il Cammino di Santiago, in particolare il Cammino Francese, che si snoda dai Pirenei all’Atlantico per quasi 900 chilometri, è un esperienza che, per quanto straordinaria, non deve essere presa alla leggera: ogni viaggiatore, dall’organizzatore seriale a quello più temerario, deve passare almeno qualche giorno a documentarsi e informarsi sull’avventura che lo aspetta. Nonostante sia un viaggio piuttosto sicuro e quasi privo di rischi, si tratta comunque di una prova molto dura per il nostro fisico, la nostra mente e, perché no, anche per il nostro portafoglio.

Per quanto mi riguarda, ho percorso il Cammino Francese dal 9 aprile al 18 maggio 2018, per un totale di 31 tappe, 35 giorni e 872 chilometri, con una media di 26  chilometri per tappa. In questo articolo, parlerò di quanto costa il Cammino di Santiago, dimostrandovi che, per fortuna, non bisogna essere milionari per vivere questa avventura. Passerò poi ad elencarvi i documenti indispensabili per ogni pellegrino e, infine, farò una breve panoramica sul periodo migliore per mettersi in cammino.

 

QUANTO SI SPENDE SUL CAMMINO DI SANTIAGO

Quanto costa il Cammino di Santiago - O Cebreiro

 

Tra le tante domande che mi sono state fatte da quando sono tornato, una delle più quotate era la classica: “Scusa Tomas, ma quanto costa il Cammino di Santiago?”. Sì, perché quello dei costi è senza dubbio l’aspetto più chiacchierato del Cammino. Ci tengo subito a rassicurare tutti sul fatto che questa esperienza, o almeno una sua parte, è alla portata di tutte le tasche. Vediamo ora nel dettaglio perché. Se escludiamo i voli e i trasporti per raggiungere il punto di partenza (che possono comunque essere molto economici), le uniche spese di cui dovremo preoccuparci mentre camminiamo sono quelle relative al vitto e all’alloggio. L’aspetto migliore dell’essere pellegrini, infatti, è proprio riscoprire e ritornare ai bisogni primari: per cinque settimane non avrete bisogno di altro se non di cibo, acqua, un tetto sopra la testa e un bagno dove lavarvi e fare i vostri bisogni. Meglio di così?

Per dormire, se non volete passare le vostre notti in tenda, considerate una cifra compresa tra i 5 e i 10 euro a notte. Chiunque voglia avere maggiori dettagli su quanto costa il Cammino di Santiago per chi vuole dormire in albergue, invece, può consultare questo articolo, in cui ho compilato tutta la lista delle strutture che mi hanno ospitato: Dove dormire sul Cammino di Santiago?

Per quanto riguarda i pasti, il costo varia dai pochi spiccioli di un panino fai-da-te assemblato alla bottega del villaggio, ai 10-12 euro dei menù del pellegrino comprensivi di primo, secondo, contorno, dolce, acqua e vino, passando per i 2-3 euro di una porzione di tortilla de patatas nei bar dei paesini di campagna. Aggiungete quei 6-7 euro di spese di lavanderia una volta a settimana quando sarete stufi di lavare a mano le vostre mutande e il gioco è fatto.

Su molti siti ho letto che ogni pellegrino dovrebbe considerare una spesa che varia tra i 20 e i 25 euro al giorno. Personalmente, mi ritrovo d’accordo, anche se riconosco che avrei potuto spendere molto meno se non avessi passato la maggior parte dei pomeriggi a bere vino o birra al bar con i miei compagni di cammino.

Venendo al dunque: quanto è costato il mio Cammino di Santiago? Ero partito dall’Italia con 1000 euro in tasca, cifra che mi è bastata a coprire tutte le spese di viaggio per 34 giorni, fino a Santiago de Compostela. Sarei arrivato di sicuro anche a Finisterre, se non avessi dovuto comprare in Spagna una ginocchiera e i bastoni da trekking per far fronte alla tendinite fulminante che mi aveva colpito la gamba. Per quanto riguarda i voli, l’andata Bologna-Bordeaux mi è costata 13 euro, mentre il ritorno Madrid-Bologna circa 40 euro.
In ogni caso, anche se può sembrare una frase fatta, in Cammino guadagnerete molto più di quanto spenderete, fidatevi.

 


A QUESTO PROPOSITO: Dove dormire sul Cammino di Santiago? Albergue dolce albergue


QUANDO PARTIRE PER IL CAMMINO DI SANTIAGO

Quanto costa il Cammino di Santiago - Montes de León

A differenza di quanto si legge in giro, io non mi sento di sconsigliare nessun periodo per affrontare il cammino di Santiago, eccezion fatta, forse, per i mesi di gennaio e febbraio, quando ancora le temperature sono glaciali. Ogni stagione, infatti, riserva i suoi pro e i suoi contro. Sta, quindi, a voi, scegliere quella che preferite dopo un’attenta analisi di ciò che fa più al caso vostro. Vediamo ora ogni stagione nel dettaglio:

– AUTUNNO: Le strade si svuotano, i boschi si tingono di tutti i colori del fuoco e le giornate si accorciano piano piano. Fine settembre e inizio ottobre potrebbero sorprendervi con temperature ancora abbastanza gradevoli, mentre nelle città si tornerà a respirare quell’atmosfera autentica che d’estate, purtroppo, viene un po’ a mancare.
– INVERNO: Freddo, neve sui passi di montagna e giornate molto corte mettono alla prova la maggior parte dei pellegrini. In pochi scelgono di camminare tra novembre e febbraio, proprio a causa delle avverse condizioni meteorologiche, della scarsità di servizi rispetto alla primavera e della quasi totale assenza di altri viaggiatori. Chi lo ha fatto, però, afferma che la propria esperienza è stata di un’intensità indescrivibile. Tenete conto che molti albergue, soprattutto nelle località minori, saranno chiusi, così come alcuni tratti montani, dove può arrivare a cadere anche molta neve.
– PRIMAVERA: La natura comincia a risvegliarsi, mentre la neve ancora persiste sulle cime più alte dei Pirenei. Le giornate si allungano e i sentieri tornano a popolarsi. Ogni anno sono sempre di più i pellegrini che decidono di camminare nei mesi che vanno da marzo a maggio, nonostante sia uno dei periodi in cui si rischia di trovare più pioggia. L’atmosfera di fibrillazione per l’arrivo della bella stagione, però, è impagabile.
– ESTATE: Giornate di sole, temperature a tratti roventi e giornate quasi infinite rendono l’estate la stagione più frequentata dai pellegrini. Per questo motivo, però, è anche il periodo in cui ogni struttura è satura e si corre il rischio di perdere di vista la vera natura del Cammino, tra tutto quel vociare di viaggiatori.


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Ultreya, e Buen Camino. Sempre!