Ho aspettato l’arrivo del TTG Incontri di Rimini, la fiera del turismo più importante in Italia, con più trepidazione di quanta ne avessi quando aspettavo le vacanze estive ai tempi del liceo. Quest’anno, prendere parte al TTG nel migliore dei modi possibili significava molto per me.
Si è trattato, infatti, della prima volta in cui ero preparato, professionale e desideroso di proporre la mia storia, i miei contenuti e, cosa più importante, la mia scrittura. La prima volta in cui ho fatto sul serio.
Nulla in confronto agli altri anni, quando mi accontentavo di girare per i padiglioni e accecarmi gli occhi con i colori vibranti di tutti gli angoli del mondo. Ricordo ancora la mole immensa di dépliant, guide turistiche e gadget di ogni tipo che mi sono riportato a casa dopo il primo TTG, nel 2015. Allora, il mondo del turismo, quello fatto di accordi, pubblicità, progetti e proposte, era qualcosa di molto distante da me. In quel periodo, mi bastava svolazzare di stand in stand e sognare il momento in cui anche io avrei visto l’aurora boreale sotto lo stellato cielo d’Islanda o camminato tra le rovine di Macchu Picchu.
Non mi sfiorava minimamente l’idea che, due anni più tardi, mi sarei ritrovato al TTG non più come un semplice visitatore e sognatore, ma come qualcuno che vuole, e può, far sentire la sua voce nel vasto oceano del travel blogging. Quest’anno, la fiera è stata per me un’opportunità preziosa da non farmi scappare. Parole in Viaggio sta crescendo ogni giorno di più. È, quindi, arrivato il momento di fare sul serio.
Il mio TTG: un uragano fatto di colori e persone
Sono stati tre giorni travolgenti. Ho girato come una trottola da un’agenzia all’altra, barcamenandomi tra un appuntamento e un caffè con i colleghi blogger. Quei colleghi con cui sono riuscito, finalmente, a interfacciarmi come loro pari, con la stessa voglia di fare e lavorare.
A proposito di colleghi, non posso non ringraziare Gian Luca del blog Viaggiaescopri. Sei stata una presenza preziosa in questa fiera. Vedrai che un giorno, molto presto, ci ritroveremo nello stesso viaggio. Ne sono sicuro!
Adesso, però, una volta che gli enti del turismo e le agenzie viaggi hanno lasciato RiminiFiera e che blogger e influencer hanno fatto ritorno a casa loro, è arrivato il momento di tirare le somme.
Come è andato questo TTG?
Il mio bilancio è positivo. Come prima volta ufficiale, non avrei potuto chiedere di meglio, sono sincero. I contatti sono stati fatti, così come i colloqui. Adesso, non resta che rimboccarsi le maniche e andare avanti per questa strada, aspettando di raccogliere i frutti di quanto seminato. Una strada complicata, difficile e spesso dissestata e in salita. Da percorrere con la massima prudenza, ma a tutto gas e senza mai tornare indietro. Voglio crescere, impegnarmi di più ogni giorno che passa.
È questo, forse, ciò che mi porto a casa dal TTG: una voglia di fare e un entusiasmo rinnovati. Non può che essere così, quando ti ritrovi tutte le meraviglie del mondo a portata di mano e quando sai che tutto ciò che devi fare è crederci e impegnarti per far sì che queste meraviglie arrivino a te.
Sono un fiume in piena, ma le emozioni sono state talmente tante e variegate che fatico a dar loro un filo logico.
Riuscire a trasformare in lavoro questo sogno, questa passione, questa voglia di conoscere l’altro, è e sarà un’impresa complicata. Ma non mi spaventa, perché credo in ciò che posso trasmettere. A me stesso e a tutti voi.
Tomas Guerrieri, 25 anni, riminese. Traduttore di professione, durante il giorno lavoro con le parole. Di notte, sogno di girare il Mondo. Nel tempo libero, ci provo.
Da due anni ho unito la mia passione per le parole a quella dei viaggi e condivido le mie emozioni con i lettori del mio blog.
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