Uno dei modi più efficaci per esorcizzare il gelo di questi giorni è, senza dubbio, ripensare ai 18 gradi di Lisbona, al sole primaverile che mi baciava la pelle e alla brezza marzolina che risaliva lungo i vicoli dell’Alfama di sera. Per questo motivo, per far finta che fuori non si stiano accumulando decine di centimetri di neve, dopo avervi raccontato le mie impressioni sulla città, in questo articolo vi spiegherò nel dettaglio cosa vedere a Lisbona in tre giorni. O meglio, due giorni e mezzo, dato che il nostro viaggio seguirà passo passo l’itinerario che ho percorso ormai un mesetto fa.
Sono stato in città dal sabato sera fino al martedì pomeriggio e, per questo motivo, ho deciso di concentrarmi esclusivamente sui quartieri centrali, tralasciando, purtroppo, località più lontane, come Sintra e Cascais, di cui comunque vi parlerò più in basso.
Prima di partire per il Portogallo, tutto quello che dovete fare è assicurarvi di avere con voi un paio di scarpe comode: Lisbona è una città che si presta ad essere scoperta camminando, in un infinito alternarsi di salite e discese vertiginose. Dato che a fine giornata i chilometri si faranno sentire, soprattutto sulle ginocchia, evitate le Louboutin tacco 15 o le Havajanas raso terra.
Gambe in spalla e cominciamo!
Lisbona in tre giorni – Giorno 1: Belém
Nonostante sia spostato di qualche chilometro dal centro effettivo della città, il quartiere di Belém è una tappa imperdibile per qualsiasi viaggiatore che voglia mettersi in contatto con il passato glorioso del Portogallo. Questa zona, infatti, è il fulcro della Lisbona delle scoperte geografiche, il cuore pulsante di quella piccola capitale europea che ha osato sfidare la forza dell’Atlantico per inseguire i suoi sogni di grandezza.
Una giornata passata ad ammirare i monumenti e i panorami di Belém permette di tornare indietro nel tempo all’epoca di Vasco da Gama e di Re Manuel I, quando il Portogallo insegnava a un intero continente a navigare per mare. Quel mare che, in questa parte della città, lascia percepire tutta la sua potenza, irrompendo nell’enorme baia del fiume Tejo con i suoi venti portatori di salsedine.
I colori dominanti, a Belém, sono due. Da un lato, il bianco degli edifici manuelini che, accecante, irradia la luce del sole anche nelle giornate più cupe. Dall’altro, l’azzurro sereno del cielo e del fiume. È l’incontro di queste due tonalità, quando il marmo arriva a toccare il cielo, ad aumentare la solenne maestosità di quest’angolo di Lisbona.
Iniziate la vostra visita a Belém rendendo omaggio a Vasco da Gama, la cui tomba è custodita all’interno della chiesa del Mosteiro dos Jerónimos, uno dei luoghi più straordinari del quartiere. Dopo una passeggiata nel candido chiostro del monastero, contemplate il simulacro in pietra del navigatore e lasciatevi ispirare dalla sua sete di avventura.
Dirigetevi, poi, verso il Tejo, ad ammirare l’imponente Padrão dos Descobrimentos, il monumento alle scoperte geografiche che si protende, altissimo, sulle acque azzurre. Ma non la sentite anche voi la voglia di partire verso nuove avventure?!
Finito il sogno ad occhi aperti, è arrivato il momento di percorrere il lungofiume per vedere da vicino (e fotografare da tutte le angolazioni) il monumento che, più di tutti, è diventato il simbolo di Lisbona: la Torre de Belém.
Si sa, però, che viaggiare con la fantasia avanti e indietro nel tempo mette fame. A questo punto della giornata, è d’obbligo una pausa alla pasticceria Pasteis de Belém, dove vengono preparati i pasteis de nata più buoni della città. La lunga fila all’esterno è il prezzo da pagare per l’esperienza mistica che vivrete gustando una di queste delizie alla crema.
Ricaricati di zuccheri ed energie, è il momento per affrontare la lunga salita che vi condurrà al Palacio de Ajuda, sede della monarchia portoghese dal 1860 al 1910. Consiglio una visita al palazzo anche a chi non è appassionato di ricostruzioni storiche, sale del trono e mobilio antico: dalle enormi finestre è possibile ammirare una vista straordinaria sul fiume, con la sagoma vermiglia del Ponte 25 de Abril che si riflette placida nella baia
IN PRATICA:
– Raggiungere Belém: da Praça do Comercio salite sul tram numero 15 oppure optate per un taxi (7 euro circa).
– Informazioni su Mosteiro dos Jerónimos e Torre de Belém.
– Informazioni sul Palacio de Ajuda.
Lisbona in tre giorni: Giorno 2: Alfama, Baixa e Bairro Alto
Oggi lasciamo da parte lo splendore e la gloria dei tempi che furono per immergerci nel cuore della Lisbona di oggi. Quella Lisbona che ha perso la scintilla del sogno dagli occhi e che si ritrova a fare i conti con la dura realtà dei giorni nostri.
Da Praça do Comercio, un’enorme piazza rettangolare che guarda il fiume e che costituisce il centro nevralgico di tutta la città, le vie da percorrere sono tre: tante quanti sono i volti della nuova Lisbona.
La Lisbona dei turisti mordi e fuggi è quella che ci si spalanca davanti agli occhi facendo un giro lungo le pianeggianti vie ortogonali della Baixa. Certo, perdersi nei negozietti di souvenir, pranzare nei ristoranti trappola-per -turisti ed essere importunati da simpatiche figure che vogliono rivenderti hashish e marijuana (Eva Henger, sei avvisata) sono esperienze che hanno sempre il loro fascino in qualsiasi città del mondo. Tuttavia, se si vuole vedere questo quartiere sotto un’altra prospettiva, magari al tramonto e con un pastel de nata nello zaino pronto per essere mangiato, occorre salire sull’Elevador de Santa Justa, un ascensore progettato nientemeno che da Gustave Eiffel, l’architetto della famosa torre parigina.
Sul lato destro della Baixa, invece, è possibile entrare in contatto con la Lisbona storica, quella del degrado e delle case decorate di azulejos. Stradine ripide e tortuose vi condurranno con non poca fatica nel cuore antico della città, la celebre Alfama. In questo quartiere non dovrete fare altro che perdervi e sbucare, all’improvviso, in uno dei numerosi punti panoramici affacciati sul Tejo. Nel quartiere, per chi volesse vivere un’esperienza più culturale, è possibile visitare il Castelo de São Jorge, la fortezza che dominava la città in epoca medievale, il Panteão Nacional, la chiesa in cui sono custoditi i resti dei portoghesi più illustri, e la Sé, la cattedrale.
La Lisbona più ordinata ed elegante, invece, si rivela sulla collina alla sinistra della Baixa, nei quartieri di Chiado e Bairro Alto. Qui, i negozietti di abbigliamento hanno l’aria di sofisticate boutique francesi, mentre i locali sembrano usciti dalla new york più alla moda. Da non perdere, oltre all’animata vita notturna del quartiere, una visita al Convento do Carmo, una chiesa il cui soffitto è crollato durante il terremoto che ha colpito la città nel 1755. Vedere i pilastri, le colonne e le nervature degli archi protendersi contro l’azzurro del cielo mette i brividi: è come se questo luogo lanciasse il suo lamento all’Universo, facendo le veci dell’intera città.
IN PRATICA
– Informazioni sul Castelo de São Jorge.
– Informazioni sul Panteão Nacional.
– Informazioni sul Convento do Carmo.
Lisbona in tre giorni – Giorno 3: Parque das Nações
Dopo la Lisbona del passato e quella del presente, è arrivato il momento di scoprire la Lisbona del futuro. Gli enormi spazi lungo il fiume a qualche chilometro a nord del centro che nel 1998 hanno ospitato l’Esposizione Universale oggi costituiscono un ottimo modo per evadere dagli angusti spazi dell’Alfama e ritornare alla modernità. Anche qui, come per il resto della città, vale la regola del camminare senza fine, : trovate il vostro angolo di pace all’ombra di un grattacielo o tra i pini che crescono vicino al Tejo. Se siete cresciuti a pane e Sirenetta, non potrete perdere una visita all’Oceanário, il gigantesco acquario di Lisbona. Tra squali, pesci luna, pinguini e meduse, questo tuffo nel blu vi regalerà un’esperienza indimenticabile.
IN PRATICA:
– Raggiungere il Parque: per arrivare in zona i mezzi più comodi sono la metropolitana e il taxi.
– Informazioni sull’Oceanário.
C’è altro da vedere?
Se avete ancora tempo a disposizione, ma in questo caso si parla di una giornata intera, visitate le vicine Sintra e Cascais. La prima località ospita un complesso di stupefacenti palazzi inscritti nella lista dei Patrimoni UNESCO, mentre a Cascais è possibile vedere l’Oceano Atlantico che incontra il fiume Tejo e passare rilassanti giornate in spiaggia a godersi il caldo sole portoghese. Sia Sintra che Cascais sono raggiungibili in treno.
Per maggiori informazioni, visitate il sito dell’ente turistico di Lisbona.
Avrete sicuramente capito che questa città e il suo caos mi sono entrate nel cuore. Se avete qualche giorno di tempo, magari nelle prossime vacanze primaverili, concedetele un’opportunità. Lisbona è una città meno scenografica rispetto alle grandi città d’Europa, ma sa difendersi bene. Fidatevi di me!
Tomas Guerrieri, 25 anni, riminese. Traduttore di professione, durante il giorno lavoro con le parole. Di notte, sogno di girare il Mondo. Nel tempo libero, ci provo.
Da due anni ho unito la mia passione per le parole a quella dei viaggi e condivido le mie emozioni con i lettori del mio blog.