Per un ragazzo nato e cresciuto a Rimini, andare all’Aquafan di Riccione con gli amici era uno degli eventi più attesi dell’estate. Le giornate passate nell’aquapark erano sempre le più belle ed emozionanti della stagione.
L’adrenalina si mescolava alle risate e le lunghe file per le attrazioni passavano in un secondo mentre si scherzava in compagnia. La cosa bella, poi, era poter nuotare in piscina, senza aver paura dei pesci ragno o delle meduse.
Mano a mano che passavano gli anni e le estati, il parco cresceva insieme a me. Gli scivoli cambiavano e diventavano sempre più alti e bizzarri.
L’unica cosa che restava inalterata, però, era la spensieratezza che quella giornata sapeva trasmettermi. Non potevo dire di aver passato delle belle vacanze se non ero andato all’Aquafan. Sì, perché tutte le volte che sfrecciavo lungo i contorti scivoli disseminati per la collina, l’estate la sentivo. Sarà stato il contatto con l’acqua, sarà stato il poter vagare in costume, sarà stato il sorriso stampato sui volti di tutti gli altri visitatori, ma io, all’Aquafan, l’estate l’ho sempre sentita più viva.
È successa la stessa cosa anche la scorsa settimana, quando, dopo quattro anni di assenza dal parco, finalmente sono ritornato. La motivazione era allettante: provare la novità 2017.
In quella che passerà alla storia come l’estate di Riccione dei The Giornalisti, l’Aquafan punta a oscurare il sole con un buco nero.
Black Hole, la nuova attrazione del parco, infatti, non è altro che un lungo scivolo contorto di colore nero il cui interno è completamente buio. Mentre si viene inghiottiti da questo gigante dell’universo, l’inquietudine e la paura si trasformano in adrenalina, mano a mano che il gommone prende velocità. A mio parere, l’idea alla base dello scivolo è molto originale. L’oscurità riesce a scombussolare tutte le sensazioni che si provano durante la discesa e ad amplificare a dismisura ogni cambio di direzione del gommone. Promosso!
Anche quest’anno, quindi, Aquafan si dimostra un parco all’avanguardia e sempre pronto a cambiare e a trasformarsi per incontrare il gusto dei suoi visitatori.
Lo aveva fatto già nel 1991, con l’introduzione del Kamikaze, uno scivolo a discesa libera quasi verticale lungo 90 metri in cui si raggiunge una velocità di quasi 70 chilometri orari.
Nel 2000, invece, è stata la volta dell’Extreme River, una rampa di discesa acquatica a forma di V che lascia senza fiato chiunque decida di provarla. È senza subbio la mia attrazione preferita del parco. Quante emozioni, quante grida sull’ Extreme!
Tuttavia, il culmine della creatività è stato raggiunto nel 2005, quando è stato inaugurato lo Speedriul, uno scivolo a forma di imbuto. Il nome è un incrocio tra le parole speed, in inglese “veloce”, e pidriul, in dialetto romagnolo “imbuto”. Dall’altezza di 20 metri, uno tubo sbocca su una vasca circolare in cui si gira fino a centrare il foro d’uscita dell’imbuto. Vi girerà un po’ la testa, ma ne varrà la pena.
Una serie di scivoli aperti, chiusi, stravaganti ed emozionanti, insomma. Una serie che contiua a stupire con l’introduzione dello scivolo al buio. Una serie che, di certo, non si esaurirà qui.
Un parco che riesce a farti emozionare e a farti stare così bene a 25 anni, come quando ne avevi 12, è un buon parco. Un parco acquatico che è riuscito nel suo intento. Grazie Aquafan, per tutti i bei momenti passati insieme.
Aquafan in pratica
Per la stagione 2017, il biglietto d’ingresso costa 30 euro per gli adulti e 21 per i bambini e le categorie speciali.
All’ingresso ci sono degli armadietti a noleggio (4 euro) in cui lasciare gli effetti personali.
Vi è anche la possibilità di noleggiare ombrellone e due lettini al costo di 5 euro. In alternativa, potete stendere il vostro telo su uno dei tanti spazi verdi del parco e riposare lì.
Il parco è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18:30. In caso di maltempo, potrebbe chiudere anticipatamente per garantire l’incolumità dei visitatori.
Questo, invece, è il link al sito internet di Aquafan.
Tomas Guerrieri, 25 anni, riminese. Traduttore di professione, durante il giorno lavoro con le parole. Di notte, sogno di girare il Mondo. Nel tempo libero, ci provo.
Da due anni ho unito la mia passione per le parole a quella dei viaggi e condivido le mie emozioni con i lettori del mio blog.