Può sembrare un controsenso parlare di cibo a maggio, quando tutti si preoccupano della prova costume e si mettono a dieta. Tuttavia, il viaggio gastronomico che vi propongo oggi potrebbe essere utile a tutti coloro che visitano la Romagna per la prima volta e vogliono sperimentare emozioni culinarie forti.
Le tappe di questo piccolo tour sono i miei ristoranti del cuore. Locande di campagna, osterie di piccole cittadine e agriturismi persi nel verde; tutti luoghi ideali, lontani dai rumori della città, in cui gustare i piatti migliori della tradizione. Luoghi in cui godere di tutta la bellezza della campagna. Quella campagna in cui uomo e natura sono ancora a stretto contatto. Toccheremo alcune delle località più suggestive dell’entroterra romagnolo e, così facendo, avremo la possibilità di conoscerle un po’ meglio.
Prima di partire, assicuratevi di aver legato al collo il tovagliolo!
Agriturismo San Paolo: il mare dalle colline
Iniziamo con l’Agriturismo San Paolo, una struttura immersa nel verde delle colline della Bassa Valmarecchia. Ci troviamo tra le località di Sant’Ermete e Corpolò, in una zona in cui abbondano i maneggi. È proprio uno di questi, il Circolo Ippico Riminese, che ospita e affianca l’Agriturismo. Il ristorante, infatti, è il luogo prediletto degli appassionati d’equitazione. Questi, dopo l’allenamento a cavallo, si fermano al San Paolo per premiarsi con un gustoso piatto di strozzapreti pasticciati.
Le specialità della casa sono senza dubbio gli antipasti e i secondi. I crostini misti e l’ottima carne grigliata sono i piatti più buoni che si possono trovare sul menù. Non me ne vogliano i vegetariani, ma la tagliata del San Paolo è una delle più squisite che abbia mai assaggiato. Strepitosa.
Il periodo migliore per essere ospiti di Massimo, il proprietario, è l’estate: nei mesi più caldi si può cenare anche all’aperto, con il tavolo rivolto verso il mare.
Verrebbe da pensare che una struttura così suggestiva sia molto cara. In realtà, il San Paolo è un Agriturismo dai prezzi molto economici e competitivi. Personalmente, per un primo, un secondo, un contorno e un dolce, non ho mai speso più di 25 euro.
Indirizzo: Via San Paolo 20, Rimini
Per prenotazioni: 0541 750192
La Locanda dell’Ambra: il regno del formaggio di fossa
La seconda destinazione si trova a qualche decina di chilometri: Talamello, nell’Alta Valmarecchia. Talamello è un piccolo borgo che sorge su uno sperone di roccia affacciato sulla riva sinistra del fiume Marecchia. La località è famosa per due motivi: le castagne e il formaggio di fossa.
Il periodo ideale per una visita in città è novembre, quando vengono aperte le fosse di stagionatura del formaggio. In occasione di questa ricorrenza, si tiene la Festa del formaggio di fossa: la città si anima e si apre a tutti coloro che vogliono assaggiare la celere Ambra di Talamello.
In questa suggestiva cittadina, a farla da padrone è la Locanda dell’Ambra, un ristorante a cui sono annessi anche un albergo e un piccolo spaccio di prodotti locali. La caratteristica peculiare dell’Ambra sono le sue sale. I tavoli, infatti, sono disposti in piccole stanze sotterranee con pietre a vista. L’ambiente è pervaso dall’odore del formaggio di fossa, dato che alcune di queste fosse si trovano proprio all’interno del ristorante. Grazie all’atmosfera intima e raccolta, la Locanda è il luogo ideale per una cena romantica a lume di candela.
Il menù è composto da piatti deliziosi, tra i quali spiccano quelli a base di formaggio di fossa. I prezzi sono leggermente più alti della media, ma la particolarità dell’ambiente e la bontà delle pietanze vogliono il riconoscimento che meritano
Trovate il sito web della Locanda con tutte le informazioni qui.
Calycanto: un incontro di sapori
La terza tappa ci impone di tornare verso Rimini e imboccare la Via Emilia fino ad arrivare a Santarcangelo di Romagna. Santarcangelo è un piccolo agglomerato di case arroccate su una collinetta sovrastata da un campanile. Questo borgo diventa l’ombelico della provincia di Rimini intorno all’ 11 novembre, in occasione della fiera di San Martino. In questi giorni, Santarcangelo viene presa d’assalto da tantissimi visitatori, pronti a gustare i prodotti tipici dell’autunno. Castagne e cagnina sono i sovrani indiscussi dell’evento.
A Santarcangelo è d’obbligo una cena al Calycanto, un ristorante la cui cucina si distacca abbastanza dalla tradizione. I piatti del Calycanto, infatti, appartengono a un mix di diverse cucine del mondo: Grecia, India, Medio Oriente e Africa. Grazie a questo incontro di spezie e culture, è possibile girare il mondo nel giro di qualche ora. Inutile dire che anche qui i prezzi sono leggermente più alti della media, data la peculiarità dei sapori e delle materie prime.
Trovate il sito web del Calycanto con tutte le informazioni qui.
Trattoria Renzi: una tagliatella, per favore!
Rimaniamo a Santarcangelo, anche se fuori dal centro, in una frazione di campagna chiamata Canonica. Qui nasce, negli anni ’40 del secolo scorso, il tempio della tagliatella. Negli anni, la fama delle tagliatelle al ragù della Trattoria Renzi è cresciuta a dismisura, tanto che oggi queste vengono considerate le migliori tagliatelle della Romagna.
Io non saprei dire se il ragù di Renzi è davvero il migliore. Quello che so, però, è che mangiando queste tagliatelle si torna indietro nel tempo. A quando la domenica le ‘zdore tiravano la sfoglia per tutta la famiglia nei casolari di campagna. Si torna alla Romagna di una volta, quella autentica che viveva in simbiosi con la terra.
Il viaggio nel tempo è offerto a prezzi molto contenuti e la Trattoria è l’ideale per passare una bella serata in compagnia di amici o familiari.
La pagina web con tutte le informazioni è disponibile qui.
La Locanda della Fortuna: il meglio della Romagna
Per arrivare all’ultima destinazione occorre continuare lungo la Via Emilia fino a Bertinoro. Non so quale incantesimo abbiano gettato su questa collina a cavallo tra Forlì e Cesena, ma in pochi chilometri quadrati di terreno si incontrano decine di ristoranti strepitosi. Una gioia per il palato. Un luogo sacro per la cucina romagnola.
Tra tutti i locali storici di questa piccola cittadina, il mio preferito è la Locanda della Fortuna, fondata sulle ceneri della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Bertinoro. Vi dirò di più: questo ristorante è il mio preferito in assoluto. Le tagliatelle sembrano fatte a mano dagli dei, la carne è buonissima e la piada si scioglie in bocca. Per non parlare del vino della casa, che accompagna le varie pietanze rallegrando i sensi e lo spirito.
Ritorno sempre con piacere a Bertinoro per una cena, soprattutto in estate, quando la Locanda apre il terrazzo panoramico. Da qui, si può godere di una vista spettacolare su tutta la costa della Romagna. Nelle giornate più limpide si riesce addirittura a intravedere Rimini.
Anche alla Locanda della Fortuna i prezzi sono molto ridotti. Si riesce a mangiare molto e bene spendendo sempre poco più di 20 euro.
Voglio ringraziare qui e ora Venerina e la sua famiglia per la magnifica gestione di questo ristorante e per le emozioni che mi ha sempre saputo regalare con i suoi piatti.
Indirizzo: Via Frangipane 1, Bertinoro
Per prenotazioni: 0543 444456
Prima di salutarvi, devo specificare che questi sono solo alcuni dei ristoranti più buoni della mia zona. L’invito è quello di continuare a scoprirne sempre di nuovi. Ogni ristorante, ogni osteria, porta con sé una storia che lo rende unico. Mangiare in un ristorante è anche immergersi nei suoi riti, nelle sue tradizioni e nella sua idea di accoglienza. Cambiate, provate, non fermatevi. Ma soprattutto, mangiate bene!
Tomas Guerrieri, 25 anni, riminese. Traduttore di professione, durante il giorno lavoro con le parole. Di notte, sogno di girare il Mondo. Nel tempo libero, ci provo.
Da due anni ho unito la mia passione per le parole a quella dei viaggi e condivido le mie emozioni con i lettori del mio blog.